martedì 11 novembre 2008

Chiusura

Qui finisce
La galleria
Fatta tutta
Di ritratti
In poesia,
E penso proprio
Che per un po'
Anche io
Riposerò.

Labyrinthus

Ti perdi e non demordi tra le piene
Di contrafforti e vene in muratura,
E pur s'è dura questa strada piena,
Cresciuta da strumenti di cemento,
Pur sai l'uscita essere presente,
Da qualche parte, e, tutto fremente,
Ti muovi tra gli stipiti e le porte,
Che danno sopra un muro duro e forte,
Sul quale sbatti tra mattoni fatti
Di terra grève e di brutale ingegno.

Carnevale

Al suono delle nacchere e dei sistri
Le maschere in grandiosa processione
Disegnano coriandoli in volute,
Tra mute e manti colorati e belli.
E' un'agitata onda di tessuti,
Divisa in più registri e con bandiere
Fra coribanti, fate e giarrettiere,
Che tornano se tutto il mondo è in festa,
E ci son carri e statue in cartapesta.

E' un attimo che fa tutti felici
L'evento che tutta la gente sente
Come un momento di gioia presente.
Eppur si ferma, tacendo, ogni cosa
Presso i tamburi delle danzatrici,
Di cui s'ammira il fianco, e s'ama il canto,
E la pupilla più non si riposa,
Ma sfavilla di tenere emozioni,
Di sogni vivi, e dolci situazioni.

- Ma quanto resta di più delicato,
A sera è il padre presso il figlio amato,
Che sognante vedendo il suo bambino,
Il capo gli carezza con la mano. -

martedì 30 ottobre 2007

L'Alchimia del cuore

Alla tua finestra guardi nell'alto,
Perdendoti nell'immenso bagliore,
Che ammiri da quel tuo piccolo spalto,
E provando per esso un nuovo amore.


Così il mondo il cuor tuo prende d'assalto,
E ti sorprende un festoso furore,
Che giunge a te come di soprassalto,
Sperimentando l'alchimia del cuore.


E quanto esiste abbracci nel tuo sguardo,
L'urbe natìa, la patria e l'universo,
Per ogni cosa hai il massimo riguardo,


Perché nel cosmo è il tuo corpo immerso.
Dell'esistenza è questo il traguardo:
L'Amor che resta e non vien più perso.

lunedì 29 ottobre 2007

La passeggiata

Ricordi le tue passeggiate
Tra more e lamponi,
La mano coglieva
I frutti
A riporli nel cesto,
E il sole
Tra i rami
Mandava come
Bagliori
Dall'Altrove.


Le foglie verdi
Erano fresche,
E il tempo,
Stanco della
Sua eternità,
Ti poggiava
La mano
Sulla spalla.


E tu
Lo sostenevi
Sorridendo radiosa
Della tua giovinezza,
Incapace di credere
Come avrebbe
Ricambiato
Il tuo aiuto.


E intanto
Continuavi a raccogliere
More e lamponi,
Che lucevano dal cesto,
La cui
Trasmutazione alchemica
Avrebbe reso radioso
L'indomani
Il tuo volto.

giovedì 18 ottobre 2007

Procede la musica dei pianeti

Procede la musica dei pianeti,
Mentre tu dormi a tutto indifferente,
Il tuo occhio si chiude soavemente,
E non riflette le stellari reti,


Così tu passi dei momenti quieti,
Lontana sei dal cosmo e dalla gente,
La stanza è vuota, son le luci spente,
Su te vegliano Sagittari e Arieti.


Ché il mondo è tuo, come tu del mondo,
In te rispecchia la sua meraviglia,
Come il tuo sguardo è esso profondo,


E l'armonia del tuo corpo soave,
Fortezza guardata da chiuse ciglia,
All'invidia dei cieli non sia grave.

martedì 16 ottobre 2007

Sacralità del Silen(zi)o

Nella totale ignoranza
Da parte dell'uomo
Delle Cause Prime
( e non solo di quelle ),
E nell'opinabilità
Dei giudizi
( Ognuno relativo ),
Si capisce
Che ogni parola
E' un errore.